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Il Taping elastico nasce e si sviluppa soprattutto in campo atletico, ma, la sua diffusione, oramai è tale che non è possibile fare distinzioni nei diversi settori in cui viene eseguito. Trattassi di un nastro elastico (TAPE), che, applicato nella maniera corretta, si è rivelato in grado di migliorare l’assetto posturale, favorendo sensibilmente una migliore condizione di benessere fisico. Il relativo trattamento consente di stimolare le naturali capacità di guarigione insite nel nostro organismo e, come anticipato, migliorare la performance sportiva negli atleti.
A ben vedere, esistono differenti tipologie di applicazione del Taping elastico che variano sensibilmente in base alle modalità di esecuzione ed in funzione della patologia e/o del dolore sui quali si intende intervenire. Andando nel dettaglio, si possono annoverare, infatti, le seguenti differenti tipologie:
Il principio sul quale si basa il funzionamento del Taping è la stimolazione dei recettori cutanei e muscolari. In verità, a ben vedere, non sembra nulla di realmente innovativo, considerato che è lo stesso principio su cui si basa il massaggio, ossia l’approccio terapeutico manuale. L’innovazione del Taping, però, c’è, e sta nel fatto che, al contrario del massaggio, lo stimolo dura fintanto che la benda resta applicata sulla pelle. Mediamente un’applicazione del nastro può durare fino a 5 giorni, fatta eccezione per i bendaggi appositi e specifici applicati a scopo agonistico, che vengono invece rimossi immediatamente dopo la gara.
L’applicazione del bendaggio è determinante per la corretta stimolazione meccanica/propriocettiva che è alla base del Taping. Essa si ottiene infatti mediante la tensione che si impone alla benda, proprio al momento dell’applicazione del Taping elastico. Quest’ultima non può essere lasciata al caso né, tantomeno, alla discrezione del chi esegue il trattamento. La cosa da tenere a mente è, principalmente, il dolore, quindi la presenza o assenza di esso, nonché la sua intensità. Di regola, vale il principio che orienta il corretto modo di applicare la benda: la tensione della benda deve essere inversamente proporzionale all’intensità del dolore. Quindi, per la valida efficacia del Taping, in caso di infiammazione acuta e, quindi, per l’effetto, di dolore intenso, la tensione deve essere minima. Nel caso del dolore cronico, che, come noto, è di lunga durata, anche se lieve, la tensione è variabile. Sarà pertanto da preferire un’applicazione drenante in caso di infiammazione acuta, quella, cioè, che è tipica di un trauma o di una fase post-operatoria.
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